Centro Europeo di Studi di Nisida


Osservatorio e Banca Dati sul Fenomeno
della Devianza Minorile in Europa

Just a Game



JUST a GAME è un gioco di percorso sul circuito penale minorile, ideato e creato nell’ambito del progetto JUST, coordinato da Save the Children Italia, in partenariato con il Ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile (Italia), Save the Children Romania, il Ministero della Giustizia rumeno, l’Associazione ARSIS (Grecia), il Ministero della Giustizia greco.
Il gioco è stato successivamente rielaborato e prodotto nel corso del successivo progetto JUST a GAME (coordinato e finanziato da Save the Children Italia, con la partecipazione del Ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile) il cui scopo è stato proprio la sperimentazione del gioco all’interno dei Servizi della Giustizia Minorile, su scala nazionale.
 
JUST a GAME rappresenta il principale prodotto di un percorso di consultazione (di 70 ore) realizzato a Roma, Torino e Bari, sviluppato tramite attività laboratoriali e con la partecipazione di circa 20 ragazzi - italiani e di origine straniera - con almeno un’esperienza di contatto con il sistema di giustizia penale minorile. Obiettivo principale della consultazione è stato raccogliere le opinioni circostanziate dei ragazzi rispetto all’efficacia, all’opportunità e alla validità di determinati metodi e strumenti d’intervento utilizzati o utilizzabili dentro e fuori il circuito penale al fine di prevenire la recidiva e favorire il reinserimento sociale dei minori.
 
La consultazione con i ragazzi è stata progettata e condotta, altresì, per essere un’occasione di condivisione di vissuti ed esperienze e per consentire l’accesso ad alcune informazioni relative al funzionamento del circuito penale minorile, permettendo a tutti di partecipare realmente a prescindere dal livello di alfabetizzazione o istruzione, attitudini, codici e modalità espressive. Inoltre, la creazione del gioco ha rappresentato un’occasione di sostegno e rafforzamento della conoscenza dei ragazzi e di supporto all’attività di ri-elaborazione dell’evento reato.
 
Il gioco intende essere, dunque, sia uno strumento educativo e di consultazione dei ragazzi, sia uno strumento d’informazione. Per tale ragione è necessaria la presenza di un educatore che guidi nella comprensione dei contenuti e delle finalità del gioco. Il percorso d’ideazione e la costruzione del gioco sono stati guidati da principi sottostanti l’approccio alla partecipazione dei minori, promosso da Save the Children nei contesti di particolare marginalità sociale. Tali principi guida mettono in campo percorsi che coinvolgono i ragazzi per fare in modo che emerga il loro punto di vista su tematiche che li riguardano.  In particolare, oltre ad assicurare una partecipazione etica e significativa dei minori, questi percorsi sono strutturati per essere reali occasioni di aggancio, protezione e inclusione sociale dei ragazzi e delle ragazze coinvolti.
 
Produrre e diffondere questo gioco significa divulgare il prodotto del lavoro dei ragazzi e dare loro il giusto riconoscimento. Crediamo quindi che l’approccio partecipativo che lo sottende sia il vero valore aggiunto di questo gioco. Tutte le caselle e le carte del gioco sono state disegnate, colorate e scritte dai ragazzi. Le caselle rappresentano attori, luoghi e situazioni dentro e fuori il circuito penale. Le carte sono state scritte direttamente da un gruppo di ragazzi, descrivono le loro percezioni e storie di vita e rappresentano esclusivamente le loro opinioni.
 
 
Per maggiori dettagli contattare:
Francesca Arancio
Coordinatrice progetto
Dipartimento Protezione- Save the Children Italia Onlus
Via Volturno 58, Roma
Francesca.Arancio@savethechildren.it